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PDF 3.3 MB, ISBN 9791255001348
Simone Dragone
Creation Remains Archivi digitali, arti performative, processi creativi
collana Mimesis Journal Books
anno di pubblicazione 2025
pp. 244
ISBN cartaceo 9791255001331
ISBN pdf 9791255001348

Da almeno un ventennio, il complesso rapporto tra archivio e performance è una delle problematiche su cui gli studi teatrali internazionali hanno focalizzato la loro attenzione. Tale problematica si costituisce in seno alla natura intangibile e immateriale dell’evento performativo, che si scontra con le necessità concrete dell’archivio in quanto luogo atto a custodire le tracce materiali che l’evento stesso lascia dietro di sé, in seguito alla sua produzione e alla sua ricezione. Inoltre, le esperienze e le sperimentazioni sceniche messe in atto dai grandi maestri del teatro del Novecento si sono focalizzate maggiormente sul lavoro con e per l’attore e sul processo creativo più che sul prodotto spettacolo.
Adottando un approccio multidisciplinare che intreccia la disciplina archivistica con le teorie della performance, il volume esamina le principali esperienze che si sono imposte a livello internazionale rispetto all’archiviazione di documenti derivanti dallo spettacolo dal vivo e si interroga in relazione alle dinamiche produttive e alle caratteristiche delle tracce documentarie derivanti dalla creazione scenica. Infine, identificando come caso di studio gli OTA (Odin Teatret Archives), viene proposta una modalità di organizzazione della conoscenza atta alla progettazione di una piattaforma digitale che incrocia le teorie della performance con il RiC-CM (Record in Contexts - Conceptual Model), con l’obiettivo di realizzare uno strumento di ricerca che rende accessibili le tracce relative al processo creativo.


Simone Dragone è PhD in Digital Humanities - Arte, Spettacolo e Tecnologie Multimediali.
Dal 2019 al 2022 è stato responsabile per gli OTA (Odin Teatret Archives) a Holstebro (Danimarca). Dal 2022 al 2024 ha fatto parte del comitato di gestione de Il Falcone – Teatro Universitario di Genova in qualità di direttore organizzativo.
Nello stesso periodo è stato cultore della materia per il corso in Documentazione e archivistica presso l’Università di Genova.
Attualmente è assegnista di ricerca in Performing Arts (PEMM-01/A) presso l’Università del Salento.

Introduzione

1. Archivistica e informatica: dall’archivio al web
1.1. Metadati e metadata schema
1.1.1. Dublin Core (DC)
1.1.2. Metadata Encoding and Transmission Standard (METS) 
1.1.3. PREservation Metadata: Implementation Strategies (PREMIS)
1.2. L’organizzazione e la rappresentazione della conoscenza per la descrizione archivistica
1.2.1. I principali standard internazionali per la descrizione archivistica: ISAD (G) e ISAAR (CPF)
1.2.2. La codifica digitale degli standard: EAD e EAC-CPF
1.2.3. La descrizione multidimensionale: Records in Contexts Conceptual Model (RiC-CM) e Records in Contexts Ontology (RiC-O)
1.3. Per una rappresentazione dell’archivio in rete: i Content Management Systems per l’archivistica
1.3.1. ArchivesSpace
1.3.2. AtoM (Access to Memory)
1.3.3. CollectiveAccess
1.3.4. Omeka

2. Organizzazione della conoscenza per le arti performative, strumenti di ricerca digitali e archivi teatrali in rete
2.1. FRBRoo e il caso delle Perfoming Arts
2.2. Strumenti di ricerca digitali per le arti performative
2.2.1. Dal database relazionale al thesaurus: PerformArt
2.2.2. Un Linked Open Data Ecosystem per le Performing Arts
(LODEPA)
2.3. Archivi teatrali in rete
2.3.1. Dal software per la descrizione archivistica al web: l’archivio digitale dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini
2.3.2. Linee di rappresentazione dell’eredità artistica: Pina Bausch Archives
2.3.3. La base è la stagione: il Centro Studi e l’archivio in rete del Teatro Stabile di Torino
2.4. ‘Archivi inventati’ dello spettacolo
2.4.1. Risorse del teatro cubano: CTDA (Cuban Theatre Digital Archive)
2.4.2. Tra Best Practice e contenuti: l’esperienza dell’ECLAP (European Collected Library of Artistic Performance)
2.4.3. Shakespeare asiatico: A|S|I|A (Asian Shakespeare Intercultural Archive)
2.4.4. La rappresentazione di un fenomeno complesso:
INCOMMON

3. Il processo creativo e i suoi remains
3.1. Dinamiche creative nel teatro del Novecento
3.1.1. Dalle azioni fisiche all’arte come veicolo
3.1.2. ‘L’intercapedine creativa’: alcune considerazioni antropologiche
3.1.3. Un possibile approccio metodologico: la proto-performance
3.2. Creation Remains: tracce del processo creativo
3.2.1. Non solo copioni annotati: le fonti scritte per lo studio del processo creativo
3.2.2. Tracce audiovisive della creazione scenica
3.2.3. Il ricordo tra i documenti: le fonti orali
3.3. Il processo creativo come patrimonio culturale immateriale

4. La creazione scenica rimediata: il processo creativo negli Odin Teatret Archives
4.1. L’evoluzione del processo creativo all’Odin Teatret
4.2. Una breve storia degli OTA (Odin Teatret Archives)
e la loro struttura
4.3. Verso una rappresentazione in rete del processo creativo
4.4. L’archivio, il processo creativo e la sua rappresentazione digitale: rimediazione, decostruzione, concatenamenti

Conclusioni

Bibliografia

Ringraziamenti

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